Centrale nucleare? No, grazie.

In questo periodo la politica è sempre più concentrata sulla pianificazione energetica: quali sono i sistemi per poter rendere l’Italia più autonoma dal punto di vista dell’energia. Sappiamo infatti che oggi molta parte dell’energia viene acquistata all’estero dall’Italia, la quale non è in grado di produrre tutto quello che le serve. Il problema dell’autosufficienza energetica si affianca poi a quello delle emissioni di CO2: è necessario infatti trovare la strada giusta per ridurre queste emissioni, e le energie rinnovabili sembrano la fonte più giusta. Tuttavia il governo Italiano ha espresso chiaramente il suo desiderio di puntare sull’energia dell’atomo, bloccata in Italia dal referendum popolare del dopo-Chernobyl. Dal 1987 dunque in Italia il POPOLO ITALIANO, sull’onda delle emozioni del disastro della centrale in Europa Orientale, ha bloccato lo sviluppo delle centrali nucleari e ora il governo vuole riprenderlo.

Ebbene, a mio parere, questa, in questo momento, è la strada più sbagliata da intraprendere.

Con quel referendum l’Italia ha praticamente bloccato il suo sviluppo energetico per 20 anni. I risultati si sono visti: ora siamo completamente dipendenti dall’estero in questo campo. Ma tornare al nucleare, ora, significa perderci completamente la strada dello sviluppo del prossimo secolo.

Perchè?

Il nucleare è una tecnologia passata e antiquata. Esso era il top dell’energia negli anni ‘80 e ‘90, ed era allora che bisognava perseguire politiche economiche basate sull’atomo, per rimanere al livello dei migliori (seppur con notevoli rischi per la salute pubblica, che è inutile approfondire ora).

In quegli anni infatti tutte le più grandi potenze hanno sviluppato il nucleare civile e hanno raggiunto uno sviluppo energetico enorme, in confronto all’Italia, che l’ha bloccato, ed è diventata sempre più dipendente dagli altri.

 

Ora però la situazione è cambiata. Avete sentito di qualche stato che attua una pianificazione energetica basata sul nucleare? Io, no. Perchè le nuove tecnologie, le fonti di energia rinnovabili (sole, vento) permettono di avere un’energia che è praticamente infinita e soprattutto pulita, pulitissima in confronto a quella nucleare. In poche parole la scelta che bisogna fare è tra rinnovabile e nucleare.

 

RINNOVABILE

NUCLEARE

Materia prima infinita

Energia solare, eolica, geotermica, idroelettrica: di certo non si esauriranno tra breve

Materia prima limitata

Uranio: destino simile al petrolio

Facile gestione
Installare una centrale fotovoltaica è molto semplice, non richiede grandi sforzi e soprattutto grandi costi.
L’impianto fotovoltaico (o eolico) non richiede neanche grandi spese ed energie per la manutenzione.
Questi tipi di impianti possono essere costruiti in pochi anni e durano per qualche decennio
Gestione difficile
Installare una centrale nucleare è un progetto di grande importanza, che richiede competenze elevate, rischi, e costi enormi.
E’ inutile parlare di spese di manutenzione, in quanto il controllo a cui deve essere soggetta una centrale nucleare è continuo e costosissimo
Per costruire una centrale nucleare tipicamente ci vogliono 10 anni, e la centrale produrrà energia elettrica per 30 anni circa.
Nessun rischio
I pannelli fotovoltaici (e le pale eoliche) non comportano nessun rischio
Qualche rischio
La centrale nucleare ottiene energia termica dalla reazione di fissione dell’uranio controllata e regolata. Le moderne centrali presentano rischi molto bassi, ma saranno sempre più pericolose di un pannello solare.
Nessun rifiuto
La centrale solare non produce nessun rifiuto di alcun tipo; sfruttando l’energia radiativa del sole (o quella cinetica del vento) permette la generazione di moto degli elettroni e quindi corrente.
Rifiuti radioattivi
La centrale nucleare produce scorie che risultano radioattive e devono essere accuratamente trattate e gestite.
Esse perdono la loro pericolosità dopo qualche secolo o addirittura millennio: e nel frattempo, che ce ne facciamo?
Tecnologia d’avanguardia
Il rinnovabile è un settore in piena espansione, perchè nuovo: esso è una spinta immensa per la ricerca sul miglioramento dell’efficienza e sulle nuove tecniche di sfruttare le energie presenti in natura.
In poche parole, è un settore ricco di aspettative, che produce ricerca e lavoro
Tecnologia quasi ferma
La ricerca sul nucleare esiste, ma è ormai quasi agli sgoccioli. Non vi sono più grandi investimenti in questo settore.

 

Un documentario mi ha illuminato la mente. Presa diretta, un programma di Rai Tre, è andato a far visita alla Germania, che preleva il 16% del suo fabbisogno energetico dalle fonti rinnovabili: lì il governo stanzia finanziamenti per acquisti di pannelli fotovoltaici e coopera per la produzione di pale eoliche. Queste fonti permettono di ottenere energia pulita, neanche con costi elevati, far sviluppare la ricerca (per massimizzare l’efficienza di produzione di energia), creare lavoro: la Germania esporta pannelli in tutto il mondo e il settore del rinnovabile fornisce lavoro a migliaia di persone.

Il video dura un’ora e mezzo e lo trovate qui: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e9c0c5ec-688a-4f53-aefa-97c2b268b4c3.html?81574098

Insomma, io preferisco un pannello solare, invece di una centrale nucleare, sotto casa mia.

Osservazione

Il nucleare è pericoloso? Vorrei chiarire maggiormente la mia opinione al riguardo. La domanda è delicata ed è: no, se ben trattato, ma è ovvio che ha sempre un suo coefficiente di rischio abbastanza elevato. Ben trattato significa, per me, gestito da un’impresa o dallo stato stesso, secondo regole non severe, severissime, rigide, che non lasciano alito di interpretazione. Tutto il processo deve essere sempre sotto il controllo più stretto possibile e non vi possono essere eccezioni. Le scorie devono essere accuratamente trattate e gestite nel miglior modo possibile. Ma, nonostante questi passaggi ne garantiscono un livello di sicurezza abbastanza alto, tale da permetterne la diffusione negli anni ‘80-90, il rischio rimaneva sempre tra i più elevati nella gamma di scelte per la produzione di energia.

Tra l’altro, il sistema italiano è in grado di gestire seriamente e con ragione una centrale nucleare? Guarda cosa è successo alla centrale nucleare del Garigliano, in Campania, e come è stata trattata dopo la sua chiusura. Qualche risorsa da youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=DhVhJ2GzFrI Storie di scorie

http://www.facebook.com/video/video.php?v=1392549539516&ref=mf Qualche dato

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